Nuove misure di finanziamento per aziende in Puglia: fino al 70% a fondo perduto
Da febbraio 2024, le pmi pugliesi possono usufruire di contributi a fondo perduto
A partire da febbraio saranno attivi nuovi bandi promossi dalla Regione Puglia chiamati MiniPia (Programmi integrati di agevolazione) per promuovere lo sviluppo delle aziende, attraverso contributi a fondo perduto. Si tratta di programmi di finanziamento per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica ed industriale, digitalizzazione e transizione energetica ed ambientale, sviluppo e qualificazione delle competenze.
I beneficiari dei MiniPia sono micro, piccole e medie imprese (incluse imprese senza dipendenti) e liberi professionisti residenti o aziende che vogliano investire in Puglia. Il requisito principale per parteciparvi è che l’azienda effettui almeno uno dei seguenti investimenti produttivi:
• suolo aziendale;
• opere murarie;
• impianti generali;
• macchinari, impianti ed attrezzature varie;
• software e programmi informatici;
• investimenti sulle energie rinnovabili;
• brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
Minipia per aziende settore turismo
Un bando dedicato alle imprese turistiche, con agevolazioni a fondo perduto che vanno dal 50% al 70%. I beneficiari sono micro, piccole, medie e grandi imprese operanti nel settore del Turismo nel territorio della Puglia.
Tipologie di investimento e spese ammissibili
Il requisito principale per parteciparvi è che l’azienda realizzi progetti di investimento (min 30 K€ – max 5 M€) che prevedano l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di immobili destinati o da destinarsi alle attività turistico alberghiere per lo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali del territorio, da concretizzarsi in investimenti produttivi. Nello specifico:
• acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il 10% dell’importo dell’investimento produttivo, entro il 15% per siti in stato di degrado e quelli precedentemente adibiti a uso industriale;
• opere murarie e assimilate (incluso acquisto immobile);
• acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica ed in linea con i dettami dell’Industria 4.0 e/o Green Deal europeo;
• mezzi mobili targati, solo se strettamente funzionali e pertinenti all’attività svolta;
• studi preliminari di fattibilità e spese per progettazione e direzione lavori, investimenti per le misure di prevenzioni dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavori, nonché relazione tecnico-estimativa asseverata delle spese previste da parte di un tecnico iscritto all’albo;
• acquisto di brevetti, licenze, Know how e conoscenze tecniche non brevettate, nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi;
Gli investimenti produttivi devono essere necessariamente integrati con:
• progetti di innovazione tecnologica, di processo, strategica, organizzativa e gestionale;
• progetti formativi;
• investimenti a favore della tutela ambientale.
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